Cosa può uno spazio?

La prima volta che ho percepito l’infinito, non l’ho trovato nel cielo o in un libro, ma in una strada. Era sera. Camminavo, e davanti a me si apriva la facciata di un grande palazzo. Ogni finestra accesa era una scena, un frammento di mondo. Un bambino correva, una donna leggeva, qualcuno rideva, qualcuno piangeva. Ogni luce conteneva una vita, e ogni vita era un universo. L’infinito, allora, non mi apparve come qualcosa di astratto o distante, ma come una molteplicità brulicante, concreta, mai assoluta. Un infinito fatto di differenze, di esistenze parallele che non si toccano, ma che si intuiscono.

È da lì che nasce la mia idea di architettura: come possibilità, come campo di incontri. Lo spazio, per me, non è solo ciò che si costruisce, ma ciò che accade. È corpo che sente, è materia attraversata da forze. Può essere colpito, svuotato, esaltato. Può accogliere, trattenere, respingere. Uno spazio può affettare e essere affettato. È in questo scambio silenzioso tra ciò che vive e ciò che lo contiene che trovo il senso del costruire.

Non cerco forme chiuse, complete. Preferisco lasciar cedere la maglia, aprire varchi, permettere all’aria e al tempo di entrare. L’architettura che mi interessa non riempie, ma lascia sospeso. Non domina, ma si lascia attraversare. È un invito, una possibilità in attesa. In essa convivono tensioni: tra radicamento e slancio, tra sapere antico e invenzione. Tra la cura del dettaglio e la vastità dell’intuizione.

La sostenibilità, la memoria dei saperi tradizionali, la creatività che nasce dal limite, non sono per me strategie, ma passioni. Emozioni che strutturano, che orientano il gesto del progettare. Perché ogni spazio, in fondo, è una domanda: cosa può questo spazio? E soprattutto: cosa può farci diventare?

FABER

TALLER

La pratica di Faber si basa su tre linee di forza:

Sostenibilità: ogni scelta di design è guidata da un profondo rispetto per l’ambiente, promuovendo soluzioni ecosostenibili e a basso impatto.

Interdisciplinarità: il nostro team integra esperti di diverse discipline – dall’architettura e il design d’interni alla pianificazione urbana – per creare soluzioni innovative e personalizzate.

Artigianalità tecnologica: come in una bottega rinascimentale, combiniamo la cura per i dettagli artigianali con le possibilità offerte dalle più avanzate tecnologie digitali.

Crediamo che ogni progetto debba dialogare con il proprio contesto naturale, sociale e culturale. Per questo adottiamo un approccio progettuale capace di ridurre l’impatto ambientale, favorendo il riuso dei materiali, l’efficienza energetica e la valorizzazione delle risorse locali.

Utilizziamo strumenti di controllo bioclimatico per il risparmio energetico, la salubrità e il comfort.

In Faber, ogni progetto è una storia che prende forma attraverso un processo creativo aperto e collaborativo. Le idee si modellano, si fondono e si perfezionano in un ambiente dove la sperimentazione e la contaminazione tra linguaggi rappresentano il cuore pulsante.

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